|
SARACINO
è una filosofia,
una speranza ma soprattutto una storia.
È la storia di un ragazzo, che nell'agosto 1993 conobbe per la
prima volta il Mondo dei problemi fisici perché il suo grande
amore per le immersioni subacquee, lo portò su una sedia
a rotelle a causa di una embolia midollare. Ma la forza che
alberga dentro ognuno di noi, gli permise di recuperare quasi totalmente
la deambulazione. Eppure all’inizio nessun medico avrebbe
scommesso di rivederlo in posizione eretta.
La storia di quell’altro mondo però non era ancora
finita perché due anni dopo l’embolia, quando tutto
sembrava un ricordo,ecco che una mattina senza nessun motivo apparente,la
sensibilità di una gamba non c’èra più.
Riprende cosi la via Crucis negl’ospedali elemosinando una
risposta alla domanda: cosa sta succedendo? Sembrava un arcobaleno
di risposte dove ognuno diceva la sua. Quasi tutte facevano ridere,
si andava dalla paralisi isterica alla cattiva alimentazione, ad
un embolo che si era mosso dopo 2 anni ecc. una però colpiva
più delle altre. Malattia demielinizzante (più tardi
la chiameranno con un nome più doloroso). Tre anni per ricevere
la tanto agognata e definitiva risposta, tre anni di c’è
non c’è e mentre i medici da Roma a Milano riflettevano,
certe mattine ci si svegliava vedendo doppio e con la stanchezza
di chi ha scaricato una nave tutta la notte e intanto l’orologio
biologico era impazzito perché il corpo aveva sempre più
difficolta a vivere.
La risposta definitiva in Francia, c’è la sclerosi
multipla! Che gioia in quel contesto,perché finalmente il
nemico aveva nome forma e dimensioni.
Quel ragazzo sono io, Antonello ed ho sempre avuto una vita molto
intensa fatta di sports estremi, dalle gare di formula ai rally
al volo libero in deltaplano, alle immersioni profonde con le bombole,
alle gare di pesca subacquea in apnea, alla vela in catamarano ecc.
Adesso sono convinto più che mai che se non avessi avuto
dentro la filosofia del Saracino, la sclerosi e l’embolia
avrebbero cambiato radicalmente la mia vita. Invece nonostante
tutto continuo a praticare sports estremi e contro alcune difficolta
che vivo, ho trovato il tempo di laurearmi in Giurisprudenza, di fare pratica, e soprattutto, di coronare il sogno di iscrivermi in Psicologia e dare i primi esami.
Oggi riesco ancora a vivere le tre dimensioni di questo pianeta:
terra, mare, aria.
I tre grandi Maestri li chiamo io. Maestri che ti insegnano a prendere
sempre il lato spirituale della vita e se ci riesci e come se diventassi il Sacerdote della tua stessa esistenza e di ogni problema riesci sempre ad essere quasi il padrone. La mia
speranza è quella di riuscire a lanciare un messaggio sociale
che possa aiutare altri attraverso la mia esperienza.
|
|
|
|